L’INIZIATIVA Raito: “Un’opportunità che interpreta l’attività fisica come mezzo di aggregazione”
Ginnastica in carcere con la Uisp

ROVIGO - Lo sport può abbattere davvero ogni barriera, anche le alte e robuste mura di un carcere. E' dedicata proprio alla Casa circondariale di Rovigo l'ultima lodevole iniziativa della Uisp provinciale. Si tratta di una serie di lezioni di attività motoria destinate ai detenuti che inizieranno entro la fine dell'anno per concludersi a luglio. Molti gli enti e le raltà che hanno collaborato al progetto presentato ieri mattina a Palazzo Celio dall'assessore Leonardo Raito: oltre ad Angelo Maffione della Uisp provinciale, sono intervenuti Andrea Vicentini di Coop Adriatica, Dario Zambello del Collegio Ipasvi (operatori sanitari), Luigi Domenico Fariello Barbato dell'Ordine architetti, Alfredo Menon del Comitato unitario ordini professionali, Luigi Pietropolli del Collegio geometri, Fiorella Sandei, educatrice casa circondariale Rovigo, Gianfranco Munari dell'Ordine avvocati e Marinella Longhi, dirigente scolastico.

L'iniziativa è dedicata in particolare alla pratica della pallavolo. Ogni mercoledì pomeriggio, dalle 13.30 alle 14.30, un istruttore, laureato in scienze motorie, si recherà in carcere per insegnare i rudimenti di tale diffusa disciplina sportiva e per dare utili consigli di carattere fisico atletico a detenuti e detenute.
"Sono anni che la Uisp organizza attività dentro le carceri - ricorda Angelo Maffione - Iniziative come questa sono normali in grandi città, ma noi non vogliamo essere da meno e, grazie a coloro che hanno collaborato e finanziato il progetto, riusciremo ad offrire un'attività continua, non solo circoscritta al periodo natalizio". "Memore di una bella esperienza passata con i ragazzi del carcere, ho subito aderito a questa iniziativa - confessa l'assessore provinciale Leonardo Raito - Grazie allo sport i detenuti possono vivere utili momenti di aggregazione. L'iniziativa sportiva avviata qualche anno fa nel carcere 'Opera' di Milano ha dimostrato che spesso anche chi vive in detenzione può attirare le attenzioni di chi sta fuori. Anche da noi c'è la volontà di dar vita ad un progetto importante. Il Polesine è un territorio che quando crea sinergie è in grado di raggiungere risultati importanti". Sentiti ringraziamenti a chi ha contribuito economicamente alla realizzazione del progetto, da parte di Fiorella Sandei, responsabile delle attività all'interno della Casa circondariale di Rovigo: "Solitamente tali iniziative sono finanziate dalla Regione, ma i recenti tagli hanno fatto venire meno le risorse necessarie. Fortunatamente lo sport continua ad essere sostenuto e praticato grazie all'interesse di molte realtà esterne".

Paolo Romagnolo